La strategia di rinascita della Juventus: Champions League e gestione oculata
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Direttore: Alessandro Plateroti

La strategia di rinascita della Juventus: Champions League e gestione oculata

Cristiano Giuntoli e Giovanni Manna

La Juventus pianifica di tornare ai vertici del calcio europeo, garantendo sostenibilità economica senza sacrificare i suoi giocatori.

La Juventus, con un piano d’azione ben definito per i prossimi tre anni, mira a reinventarsi attraverso una gestione finanziaria astuta, puntando a riconquistare la gloria in Champions League e garantire la sostenibilità economica senza la necessità di vendere i propri giocatori più influenti.

Cristiano Giuntoli
Cristiano Giuntoli
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Il percorso verso la sostenibilità

Al centro della strategia di rilancio della Juventus si pone un obiettivo chiaro: la qualificazione costante alla Champions League, con l’aspirazione di raggiungere almeno gli ottavi di finale. Questa ambizione non solo mira a consolidare il prestigio sportivo ma anche a stabilizzare le finanze del club, attualmente segnate da una perdita stimata tra i 150 e i 200 milioni di euro. Un’impresa resa possibile grazie anche all’aumento di capitale di 200 milioni, fondamentale per sanare le perdite recenti.

La prossima sessione di trasferimenti estivi si presenta come un crocevia cruciale per la Vecchia Signora, con una dotazione finanziaria limitata ma strategica. Il club è pronto a salutare giocatori con contratti onerosi come Pogba e Alex Sandro, oltre a valutare attentamente il futuro di altri elementi in prestito. In questo contesto, la gestione dei giovani talenti diventa essenziale: la Juventus dovrà decidere se promuovere in prima squadra promesse come Soulé e Kaio Jorge o monetizzare attraverso la loro cessione, in vista di investimenti mirati.

Una Gestione Oculata per un Futuro Luminoso

Un tassello fondamentale del piano è la riduzione della massa salariale, con l’obiettivo di portarla entro i 200 milioni di euro, e l’aumento dei ricavi fino a 430 milioni. Queste manovre non prevedono la cessione dei big, a meno che non si presenti l’opportunità di reinvestire immediatamente gli introiti in acquisti strategici. La direzione intrapresa mira quindi a un equilibrio tra performance sportiva e stabilità finanziaria, evitando vendite forzate delle proprie stelle.

La Juventus guarda al 2026-2027 con ottimismo, proiettata verso la realizzazione di un modello di business che promette non solo ritorni economici ma anche successi sul campo. La strada verso la sostenibilità e il ritorno ai vertici del calcio europeo è tracciata: spetta ora alla dirigenza e alla squadra trasformare questa visione in realtà.

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ultimo aggiornamento: 14 Marzo 2024 16:02

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